lunedì 26 aprile 2010

TRASFORMAZIONE

Oggi mi sono trasformata in una "specie" che tanto odiavo fino ad ieri. Dopo due mesi di macchina è successo: sono diventata una ciclista.
Essere ciclisti è un modo di essere. Inoltre non è una di quelle cose per cui si è portati. Ciclisti non si nasce. Ciclisti si diventa...non appena monti in sella ti trasformi. Ualà. Sei una ciclista. Inizi a fare tutte quelle cose che odiavi da automobilista: pedali nel controviale rallentando tutto il traffico, allunghi il braccio per svoltare come a dire "ou, guarda che devi farmi passare, io sono quella in bici e tu quello in macchina", e hai quell'aria serena che mette tanto di malumore gli automobilisti. ahhhhh si, oggi sono diventata una ciclista.
Però quando sono arrivata al lavoro, dopo 40 minuti di pedalata ero stanca e felice. Pronta a rifarlo!!! Ho vuto solo un attimo di panico quando dopo aver affrontato l'ultimo pezzo del tragitto senza pedale mi sono resa conto, arrivata a destinazione, del dramma: quel tratto sarebbe stato tutto in salita dopo 8 ore di lavoro...
Ma alla fine ce l'ho fatta! E al ritorno non sapevo che la sorpresa maggiore me l'avrebbe riservata una macchina e non il tratto in salita.
Ebbene si, stavo per essere investita. La mia bici e la macchina sono finite ruota contro ruota. Panico! Eppure ho riflettuto su una cosa: quando accadono, gli incidenti dico, neanche te ne rendi conto. accadono e basta. Mentre frenavo non pensavo al dolore o a cosa stava per succedere come un dramma. Stavo lucidamente pensando all'impatto, come una cosa che accade e basta. Sarei caduta? Mi sarei fatta male? Può essere. Ma la cosa sconvolgente era che stava per accadere e avrei provato quello che fino ad allora avevo solo visto nei film.
Poi per fortuna che non è successo! Se ci penso ora non è un fatto che accade e basta... ora la frase che mi suona in testa fa più o meno così: meno male!

giovedì 22 aprile 2010

ARIA DI PRIMAVERA

E' uno spettacolo Torino. Stasera sono passata in centro città e ho trovato una bella sorpresa: Torino si è risvegliata. Buongiorno allora! Ovunque era un pullulare di persone che sedute ai tavolini dei locali chiaccheravano tra di loro, camminavano tra una risata ed una birra sorseggiata passeggiando, si sdraiavano sul prato davanti agli "imbarchini".... La sensazione
generale è stata quella di.... leggerenza. Si, una bellissima leggerezza che invadeva tutto. E tutto era scintillante di luci e di musica. Quanta musica! Come le note jazz del sassofono in via Roma o una "somewhere over the rainbow" delicata che usciva da un locale del Valentino.
Meravigliosa che sei Torino!
Eccomi, ci sono anche io. Sento anche io la primavera che invade tutto. Mi lascio trasportare dalla natura, dai suoi colori e dai suoi umori. Voglio godermela.


venerdì 2 aprile 2010

DOV'E' SILVIA

Non so se potrò crederci ancora...lanciarmi completamente dall'altra parte, di nuovo, è un compito troppo difficile