domenica 28 febbraio 2010

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Me ne sto qua, davanti al pc, a fissare il letto...stasera mi coricherò presto. Ho bisogno di essere super riposata domani per il mio primo, vero, giorno di lavoro. Ehhhhh che dire... emozione? No... solo un po' di paura... paura di perdere quella tranquillità che finalmente avevo trovato in questi mesi. Paura di non trovare un attimo per sdraiarmi e prendere del tempo per me...paura di farmi travolgere dagli eventi senza fermarmi a pensare. Perchè questa sono io e sono sempre stata così, frenetica, impegnata e attivissima. Ma solo ultimamente, questi ultimi tre mesi, ho scoperto cos'è il riposo e il tempo... e davvero non pensavo di stare così bene. Tutto aveva il suo equilibrio: la sveglia all'ora che il mio corpo richiedeva, la colazione tranquilla, la mattinata trascorsa in compagnia dei miei interessi, il pomeriggio in giro a sbrigare qualcosa, la sera la musica e gli amici.... ahhhh mi mancherà questo stile di vita. Ma che dobbiamo fare? Si cresce.

Poi c'è la paura di entrare in una routine drammatica...di quelle che ti svegli una mattina e sei completamente svuotato....ahhhhh che paure!!! Non è un problema del lavoro di per se, quanto di quello che comporta lavorare. Eppure ho sempre lavorato! Ma assaggiare un pezzo di felicità e di tranquillità in questi 3 mesi mi ha fermato.

Mi metto il pigiama, metto la sveglia e ascolto una canzone. La scelta non è casuale. La sensazione inconfondibile, forse solo un po' diversa, più matura:

WEEK END A VENEZIA

Questo week end ho fatto giusto un salto nella città dell'acqua: Venezia! Magnifica! E' una delle mie MILLE città preferite! :D

In ogni caso non sono qui a raccontare di quant'è bella, di quanti monumenti ci sono etc... ma parlerò di una cosa che non capita tutti i giorni, e tanto meno a Venezia!: sto parlando dell'autoambulanza veneziana...anzi dovrei dire la BARCambulanza. Un esperienza indimenticabile.

Ecco qui le istruzioni per l'uso:

  • sentirsi male nella stanza dell'albergo
  • chiamare la reception e far chiamare l'ambulanza
  • aspettare
  • arrivo dei volontari della croce rossa veneziana
  • dopo i primi controlli ti prendono e ti mettono su una...come dire...barella...che è più una cariola (si chiama SEDIA AUSTRIACA..mannagg non ho rovato la foto su internet se no la mettevo...cmq è una portantina storica)
  • si sale sull'idroambulanza e...viaaaaaa verso l'ospedale!!!
  • arrivo all'ospedale inconsapevole del tragitto che hai fatto, senza cartina (dimenticata in albergo), circondati dall'acqua e...sono le 2 di notte:

OH CAZZO! E ORA COME TORNO INDIETRO?????

Ma questa è un'altra storia...ora voglio concentrarmi sul viaggio in ambulanza: è stato carino seppur nella drammaticità della situazione. I volontari che abbiamo incontrato sono simpatici, hanno scherzato tutto il tempo rendendo decisamente piacevole il tragitto. Poi abbiamo parlato di molte cose ed è stato istruttivo avere il punto di vista dei veneziani sui loro problemi. Primo fra tutti il Mose. Cosa che non sapevo: mentre il Mose era in costruzione sono intervenuti degli esperti olandesi che hanno proposto di non continuare a spendere soldi per quell'opera, ma spendere un terzo dell'investimento in 3 opere di contenimento che gli olandesi stessi hanno sperimentato e approvato da molto tempo, per un risultato decisamente sicuro ed economico. Ma noi, che siamo italiani, abbiamo continuato sulla nostra strada...fallimentare! Troppi interessi in gioco. Poi si è parlato degli ospedali (ovviamente): Venezia ne aveva moltissimi, perchè, essendo dotata di molte isole, si potevano creare centri di isolamento per le malattia contagiose. Attualmente ve ne è solo uno, che, per informazione, si trova tra Piazza San Marco e la stazione (più o meno eh!).


Comunque alla fine tutto si è risolto per il meglio e... se ve lo state chiedendo... no, non sono io ad essermi sentita male. :D





mercoledì 17 febbraio 2010

CRITICHE STONATE

Ieri sera ho deciso di fare proprio l'italiana, quella che segue le tradizioni. Allora ho accesso la TV , ho sintonizzato su RaiUno e..... oh mio dio! OMG!
Dopo solo 10 minuti mi sono accorta dell'errore che è stato commesso!! Quell'agghiacciante pagliacciata non era il festival di San Remo! Era un Caberet!
Dopo aver visto la sgargiantissima Clerici intimorita dal palco dell'Ariston (ma poi questo palco...che avrà mai di spaventoso...mah!), il lifting e le stonature di Toto Cutugno, lo spettacolino retrò di Arisa, un'impaurito e fuori luogo Antonio Cassano e dopo aver notato la somiglianza di Nino d'Angelo con un mio professore, ho deciso di chiudere la TV. Ore 22.20. e ho resistito anche troppo!
Vorrei però spezzare una lancia in favore di Nino d'Angelo: la sua canzone aveva una musica davvero niente male! E bravo Nino! Non me lo aspettavo!



Per fortuna durante la pubblicità ho scoperto che prossimamente andrà in onda un programma di Gigi d'Alessio... O_o ..... senza parole....

martedì 16 febbraio 2010

COSA C'E' NELL'ARIA?

Tutto tace intorno a me. Ma la mia mente no! E' un turbine di idee e movimenti, di sogni per il futuro incerto, ma luminoso! E' tempo di decisioni. In mezzo a questo mare di insicurezze che mi circonda, io ho bisogno di avere dei punti fermi. Parlo di cose che voglio realizzare, di luoghi dove andare a vivere e di fatti concreti. Finalmente inizia a muoversi qualcosa...qualcosa di bello...fa un po' paura...ma forse è più di tutto emozione!
Non voglio ancora dire o rivelare cosa c'è nell'aria, un po' per scaramanzia e un po' perchè non è necessario fare ordine nel caos che adesso c'è nella mia testa..ci voglio convivere con questo turbine di pazzie! Voglio ancora sentirmi elettrizzata!

venerdì 12 febbraio 2010

ESSERE INGEGNERI OGGI

Ieri sono diventata ing, ok ok...e mo? Si apre un nuovo capitolo della mia vita.
Mentre scopro che ne sarà di me (e mentre non ho un emerito niente da fare) mi apro un BLOG e tengo conto dei miei passettini, uno alla volta, uno dietro l'altro, finchè non mi guarderò e indietro e dirò: però sei cresciuta eh!