Ecco qui le istruzioni per l'uso:
- sentirsi male nella stanza dell'albergo
- chiamare la reception e far chiamare l'ambulanza
- aspettare
- arrivo dei volontari della croce rossa veneziana
- dopo i primi controlli ti prendono e ti mettono su una...come dire...barella...che è più una cariola (si chiama SEDIA AUSTRIACA..mannagg non ho rovato la foto su internet se no la mettevo...cmq è una portantina storica)
- si sale sull'idroambulanza e...viaaaaaa verso l'ospedale!!!
- arrivo all'ospedale inconsapevole del tragitto che hai fatto, senza cartina (dimenticata in albergo), circondati dall'acqua e...sono le 2 di notte:
OH CAZZO! E ORA COME TORNO INDIETRO?????
Ma questa è un'altra storia...ora voglio concentrarmi sul viaggio in ambulanza: è stato carino seppur nella drammaticità della situazione. I volontari che abbiamo incontrato sono simpatici, hanno scherzato tutto il tempo rendendo decisamente piacevole il tragitto. Poi abbiamo parlato di molte cose ed è stato istruttivo avere il punto di vista dei veneziani sui loro problemi. Primo fra tutti il Mose. Cosa che non sapevo: mentre il Mose era in costruzione sono intervenuti degli esperti olandesi che hanno proposto di non continuare a spendere soldi per quell'opera, ma spendere un terzo dell'investimento in 3 opere di contenimento che gli olandesi stessi hanno sperimentato e approvato da molto tempo, per un risultato decisamente sicuro ed economico. Ma noi, che siamo italiani, abbiamo continuato sulla nostra strada...fallimentare! Troppi interessi in gioco. Poi si è parlato degli ospedali (ovviamente): Venezia ne aveva moltissimi, perchè, essendo dotata di molte isole, si potevano creare centri di isolamento per le malattia contagiose. Attualmente ve ne è solo uno, che, per informazione, si trova tra Piazza San Marco e la stazione (più o meno eh!).
Comunque alla fine tutto si è risolto per il meglio e... se ve lo state chiedendo... no, non sono io ad essermi sentita male. :D
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