E' un po' che ci penso e sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di affrontare il problema. Problema che si chiama COLORI.
E' una riflessione puramente artistica la mia, ed è una ricerca personale, che finalmente, oggi, si è risolta.
Ho sempre creduto che giocare con i colori fosse estremamente difficile, e, per questo motivo, durante i miei "teen-age" prediligevo il bianco e il nero; gli unici colori che ero in grado di abbinare senza rovinare la scena.

Il terzo anno di università è scattato qualcosa dentro di me. Ero cresciuta o semplicemente cambiata e ho iniziato ad aprirmi ad altre sfumature, altre tinte... Ho iniziato a comporre con quetso nuovo orizzonte; ma la sua percezione, quella del colore dico, era ancora primitiva. Troppo semplice e raionale: se il colore prevalente era il rosso, questo non poteva che essere accompagnato dal bianco e/o dal nero. Guai ad aggiungere un'altra tinta! La composizione, qualunque essa fosse (un arredamento, un vestito, un quadro...) doveva rispettare questa regola e giocare, al più, con le sfumature della stessa tonalità.

Dopo un po' di anni la mia ricerca era diventata statica. Le composizioni erano ormai banali. Nella mia testa. Ero insoddisfatta.
Dovevo affrontare il problema, ma non sapevo come.
Oggi qualcosa è cambiato. Non so spiegare il perchè, ma ho capito.
Ho sciolto quell'intorpidimento che stava bloccando in una situazione, che ormai era divenatata stretta.
I colori sono esplosi. Le trame hanno iniziato e fluire. I materiali a circolare liberamente. Nella mia testa.
Come è successo? A questo posso rispondere:
ero a lavoro. Stavo andando a vedere l'alloggio di una cliente alla quale stavano arrivando i mobili. E' un'appartamento molto grande, su due piani. Avevano montato la cucina e poco latro, ma è basttao un colpo d'occhio per capire.
La cucina abbinava pannelli neri lucidi ad un legno dal colore caldo con venature molto marcate; le rifiniture e gli elettrodomestivi erano i alluminio e, il tutto, poggiava su di un pavimento a piastrelle grigio chiaro effetto legno. Un abbinamento che a descriversi sembra azzeccato, ma nella mia testa suonava improponibile.
Mi sono allontanata di un po' di metri per cogliere meglio l'insieme... e così è stato....: ARMONIA.
Era questo: armonico.
Continuando nel viaggio in caso ho scoperto i bagni, in cui trionfavano i colori rosso, argento, marrone, bianco, mosaici cangianti e top colorati. Tutto era rmonioso e perfettamente coesistente.
E' cambiato qualcosa. Dentro di me. E' cambiata la percezione della realtà. Ora i miei occhi possono vedere anche quello che prima non vedevano.
Ci dovrò lavorare molto, ma sento di aver sciolto un nodo. Ora posso continuare a comporre. Ora so come fare a creare armonia nel caos.

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