sabato 29 maggio 2010

STORIA DELL'ULTIMA GIORNATA DI LAVORO IN CANTIERE

Così, dopo tre mesi, sono arrivata al mio ultimo giorno di lavoro in cantiere... E che giorno!
Me ne hanno combinate così tante che non ero più la stessa persona dell'inizio.... Ma andiamo con ordine:
arrivo in cantiere a Caselle, dopo 4 ore di lavoro nel cantiere di Torino. Per salutare i miei colleghi avevo promesso che avrei portato un super tiramisù cremoso.. e così è stato. Quindi arrivo con il mio bel tiramisù e mi ritrovo con un trattamento tutto speciale, fatto di grigliata, vino, insalata e compreso di anguria (la mia prima anguria di stagione!).
Il fuoco lo avevano già accesso e così ci siamo messi a mangiare tutti insieme.... che mangiata!
Dopo pranzo siamo andati a prendere un caffè e quella è stata l'ultima volta che ho visto me stessa con i miei vestiti e con i capelli in ordine....

Arrivati di nuovo in cantiere mi avevano preparato l'indescrivibile, ad iniziare da un super gavettone: 2 secchiate d'acqua fatte cadere dall'alto...


Il sole se ne era andato via e io non potevo rimanere così fradicia di acqua... mi hanno prestato un paio di jeans di 10 misure più grandi di me, una maglietta di recupero e....via ....ero diventata un muratore!

Ma quello era solo l'inizio!
Tranquilla che avevano sfogato la loro voglia di scherzi ho continuato a girare indisturbata. Ma è statao lì il mio sbaglio!
Mi hanno: pitturato con la bomboletta spray rosa fosforescente, infarinato con la calce, e versato la segatura addosso. Alla fine del trattamento ero diventata un opera d'ate contemporanea...



Poi è iniziata a sfilata di moda:
ho provato di tutto compresa una gonna fatta con il sacco della spazzatura...



Ecco la storia della mia ultima giornata do lavoro in cantiere... è stato bello però! Adesso mi butto in un'altra avventura...faticosa e di cui racconterò presto.
Mi mancheranno i miei colleghi... e penso proprio che li andrò a trovare!
A presto allora!

venerdì 14 maggio 2010

COLOR LIFE

E' un po' che ci penso e sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di affrontare il problema. Problema che si chiama COLORI.
E' una riflessione puramente artistica la mia, ed è una ricerca personale, che finalmente, oggi, si è risolta.
Ho sempre creduto che giocare con i colori fosse estremamente difficile, e, per questo motivo, durante i miei "teen-age" prediligevo il bianco e il nero; gli unici colori che ero in grado di abbinare senza rovinare la scena.


Il terzo anno di università è scattato qualcosa dentro di me. Ero cresciuta o semplicemente cambiata e ho iniziato ad aprirmi ad altre sfumature, altre tinte... Ho iniziato a comporre con quetso nuovo orizzonte; ma la sua percezione, quella del colore dico, era ancora primitiva. Troppo semplice e raionale: se il colore prevalente era il rosso, questo non poteva che essere accompagnato dal bianco e/o dal nero. Guai ad aggiungere un'altra tinta! La composizione, qualunque essa fosse (un arredamento, un vestito, un quadro...) doveva rispettare questa regola e giocare, al più, con le sfumature della stessa tonalità.


Dopo un po' di anni la mia ricerca era diventata statica. Le composizioni erano ormai banali. Nella mia testa. Ero insoddisfatta.
Dovevo affrontare il problema, ma non sapevo come.
Oggi qualcosa è cambiato. Non so spiegare il perchè, ma ho capito.
Ho sciolto quell'intorpidimento che stava bloccando in una situazione, che ormai era divenatata stretta.
I colori sono esplosi. Le trame hanno iniziato e fluire. I materiali a circolare liberamente. Nella mia testa.
Come è successo? A questo posso rispondere:
ero a lavoro. Stavo andando a vedere l'alloggio di una cliente alla quale stavano arrivando i mobili. E' un'appartamento molto grande, su due piani. Avevano montato la cucina e poco latro, ma è basttao un colpo d'occhio per capire.
La cucina abbinava pannelli neri lucidi ad un legno dal colore caldo con venature molto marcate; le rifiniture e gli elettrodomestivi erano i alluminio e, il tutto, poggiava su di un pavimento a piastrelle grigio chiaro effetto legno. Un abbinamento che a descriversi sembra azzeccato, ma nella mia testa suonava improponibile.
Mi sono allontanata di un po' di metri per cogliere meglio l'insieme... e così è stato....: ARMONIA.
Era questo: armonico.
Continuando nel viaggio in caso ho scoperto i bagni, in cui trionfavano i colori rosso, argento, marrone, bianco, mosaici cangianti e top colorati. Tutto era rmonioso e perfettamente coesistente.
E' cambiato qualcosa. Dentro di me. E' cambiata la percezione della realtà. Ora i miei occhi possono vedere anche quello che prima non vedevano.
Ci dovrò lavorare molto, ma sento di aver sciolto un nodo. Ora posso continuare a comporre. Ora so come fare a creare armonia nel caos.





sabato 8 maggio 2010

RIFLESSIONE DEL SABATO SERA

E' che a volte mi fermo...forse perchè faccio troppo prima... forse perchè corro troppo all'inizio.... forse è che mi butto completamente nella vita e, poi, fa paura, e mi fermo. Per respirare...per voltarmi indietro e pensare se ho fatto bene.
Così succede quando troppo schiacciata dalle cose che faccio, rinuncio ad una serata con qualche amico, rinuncio a fare e mi fermo. Ancora.
E poi si pensa che Silvia non c'è... Silvia non può fare tutto. Silvia ci prova e poi sbaglia. E' una colpa questa? Non credo proprio io. Va bene così. Io mi accetto. Difficile dirlo, ma ci provo ad accettarmi. Non ho più voglia di cambiarmi, o almeno di cambiare questo. Mi va bene così... do tutto finchè posso e poi mi fermo.
Questa sono io.
Tutto questo per dire che, stanca della settimana appena trascorsa, mi fermo adesso e mi carico per mercoledì prox...super serata! Mi butto dentro Torino.

giovedì 6 maggio 2010

NOSTALGIA

Forse tutto questo parlare di Dino mi ha fatto venire una gran nostalgia dei tempi passati... quando lavoravamo insieme alla "Pergola"...che periodo!
Mi mancano tutti i miei colleghi... ecco che con qualche lacrimuccia pubblico queste:
vi voglio bene ragazzi!


MI PIACE

Avete mai detto "mi piace" guardando qualcosa senza pensare e senza sapere cosa c'è dietro? MI PIACE. Punto.

FAcebook può essere un grosso errore come un grosso punto di riferimento. A me ha permesso di tenermi in contatto e rivedere persone con le quali non potrei vedermi spesso... e di alcune di queste persone ho scoperto nuovi lati...interessanti... Nuovi stimoli. Nuovi mondi.
Oggi parlo del mio amico Dino, in arte Dix Forgetful.
Rincontrato su fb inizio a sbirciare tra la sua pagina e le sue foto e... con grande sorpresa.... mi fermo su di un'immagine in particolare e dico: MI PIACE.


Sono completamente affascinata. Mi piace. Non posso smettere di dirlo.
Incuriosita e pensierosa riguardo alle nuove attitudine del mio amico ho cercato tra le sue info se quello scatto fosse unico o apriva un nuovo mondo, il suo di mondo... Un mondo che si è creato in questi anni e di cui io non sapevo l'esistenza l'ultima volto che l'ho visto. Un mondo meraviglioso.
Dino per me era diventato un'artista. Ho visto molti suoi scatti e li trovo bellissimi. Con il suo permesso ne metterò qualcuno al fondo di questa pagina per condividerli con tutti.
Ma che cos'è un'artista? E' un soggetto riconosciuto o no? E Dino lo faceva per lavoro? Aveva studiato fotografia in questi anni? Io non sapevo niente di tutto ciò, l'unica cosa certa è che il suo lavoro mi piaceva.
Dino non è un fotografo professionista e credo che ancora nessuno si sia accorto del suo lavoro... e allora, chi sono io per dire che questa è arte.

Arte è tutto ciò che emoziona.
Arte non è un riconoscimento pubblico.
L'arte è dire "mi piace" e non smettere di guardare quello che hai davanti.
Dino è un'artista. Questo è sicuro.
Le foto di Dino parlano e sono convinta che non sia solo una mia opinione.

Vorrei fare un'esposizione dei suoi scatti. Bisogna assolutamente che più occhi vedano quello che ho visto io. Non importa cosa diranno. Ma è necessario.
Quindi, qui lo dico e qui lo scrivo, quando sarà il momento ci sarà una pagina dedicata all'esposizione. Ecco una delle idee, delle tante idee che ho in testa. Questa dovrà uscire fuori! Nella mia testa c'è già l'allestimento compiuto.
Bravo Dix! Continua così.

Ecco alcuni scatti tra i miei preferiti:







E questo è lui:





Se siete interessati questo è il suo link:
http://www.flickr.com/photos/45461002@N03/

Come posso concludere?
MI PIACE!


lunedì 26 aprile 2010

TRASFORMAZIONE

Oggi mi sono trasformata in una "specie" che tanto odiavo fino ad ieri. Dopo due mesi di macchina è successo: sono diventata una ciclista.
Essere ciclisti è un modo di essere. Inoltre non è una di quelle cose per cui si è portati. Ciclisti non si nasce. Ciclisti si diventa...non appena monti in sella ti trasformi. Ualà. Sei una ciclista. Inizi a fare tutte quelle cose che odiavi da automobilista: pedali nel controviale rallentando tutto il traffico, allunghi il braccio per svoltare come a dire "ou, guarda che devi farmi passare, io sono quella in bici e tu quello in macchina", e hai quell'aria serena che mette tanto di malumore gli automobilisti. ahhhhh si, oggi sono diventata una ciclista.
Però quando sono arrivata al lavoro, dopo 40 minuti di pedalata ero stanca e felice. Pronta a rifarlo!!! Ho vuto solo un attimo di panico quando dopo aver affrontato l'ultimo pezzo del tragitto senza pedale mi sono resa conto, arrivata a destinazione, del dramma: quel tratto sarebbe stato tutto in salita dopo 8 ore di lavoro...
Ma alla fine ce l'ho fatta! E al ritorno non sapevo che la sorpresa maggiore me l'avrebbe riservata una macchina e non il tratto in salita.
Ebbene si, stavo per essere investita. La mia bici e la macchina sono finite ruota contro ruota. Panico! Eppure ho riflettuto su una cosa: quando accadono, gli incidenti dico, neanche te ne rendi conto. accadono e basta. Mentre frenavo non pensavo al dolore o a cosa stava per succedere come un dramma. Stavo lucidamente pensando all'impatto, come una cosa che accade e basta. Sarei caduta? Mi sarei fatta male? Può essere. Ma la cosa sconvolgente era che stava per accadere e avrei provato quello che fino ad allora avevo solo visto nei film.
Poi per fortuna che non è successo! Se ci penso ora non è un fatto che accade e basta... ora la frase che mi suona in testa fa più o meno così: meno male!

giovedì 22 aprile 2010

ARIA DI PRIMAVERA

E' uno spettacolo Torino. Stasera sono passata in centro città e ho trovato una bella sorpresa: Torino si è risvegliata. Buongiorno allora! Ovunque era un pullulare di persone che sedute ai tavolini dei locali chiaccheravano tra di loro, camminavano tra una risata ed una birra sorseggiata passeggiando, si sdraiavano sul prato davanti agli "imbarchini".... La sensazione
generale è stata quella di.... leggerenza. Si, una bellissima leggerezza che invadeva tutto. E tutto era scintillante di luci e di musica. Quanta musica! Come le note jazz del sassofono in via Roma o una "somewhere over the rainbow" delicata che usciva da un locale del Valentino.
Meravigliosa che sei Torino!
Eccomi, ci sono anche io. Sento anche io la primavera che invade tutto. Mi lascio trasportare dalla natura, dai suoi colori e dai suoi umori. Voglio godermela.


venerdì 2 aprile 2010

DOV'E' SILVIA

Non so se potrò crederci ancora...lanciarmi completamente dall'altra parte, di nuovo, è un compito troppo difficile

lunedì 15 marzo 2010

AMICIZIA E TERME: UN WEEK END INDIMENTICABILE

Finalmente è stato consumato il meraviglioso regalo di laurea che mi ha fatto la mia amica Sara! Un giorno in un centro benessere. Scelta effettuata: TERME DI PRE SAINT DIDIER. Assolutamente da consigliare a chiunque.
Partenza sabato mattina. Dopo un'ora e mezza di macchina arriviamo nel paesino che ospita le terme, Pre-Saint-Didier, e fin qui...tutto ok. Proprio nel paesino ci perdiamo!!!! Certo!, se Sara e Silvia non leggono le indicazioni poste in ogni angolo con scritto "Terme"...solo noi....
Finalmente troviamo il posto, parcheggiamo ed entriamo. La giornata era stupenda: sole e caldo.
Ma...Ahi! La nostra ora di ritardo ci è costata un'attesa di 2 ore per aver perso la prenotazione... ma noi non ci siamo perse di animo. Siamo andate a mangiare in un bar (ormai era mezzo giorno) dove "non c'è questo, non c'è questo, non c'è quest'altro" e...va bè.... allora non mettete il menu se non avete niente! Abbiamo infine scelto un panino al salame che più che riscaldato sembrava quasi fritto....
Finalmente entriamo nelle famose terme val d'aostane, ciabattine accappatoio, schampini e chiavetta per l'armadietto e poi....????? dove si entra alle terme????
Bò! Ci dicono che bisogna seguire degli orari per le varie attività, ma noi abbimao fatto tutto tranne che seguire un programma: un po' qui... un po' li... guarda che figa quella cosa andiamo li... e sono passate le nostre 4 ore in totale relax.
Io personalmente preferisco le vasche all'aperto e la sauna...ahhhh sauna forever! Anche lo scrub mi ha piacevolmente sorpreso. Ma attenzione alla doccia fredda! :D
E' stato bello e non solo per le terme, ma soprattutto perchè ho passato una giornata con Sara...how many time! I miss you so much! Ehhhh ci voleva proprio!

Ah proposito! Non sedetevi nei tavolini con bicchieri pieni posati sul tavolo.... potrebbe.... NON succedere niente!

CHI FA DA SE.... CI PERDE!

Ma porc! Mai improvvisarsi commercialista se non hai una laurea! L'ho imparato a mie spese purtroppo....
Avevo quasi la situazione in pugno, se non fosse che il simpatico omino dell'Agenzia delle Entrate mi ha insegnato a fare fatture sbagliate. E non parlo di fatture per portare sfiga, proprio fatture vere, quelle che servono per sopravvire, vivere e divertirsi.... Così, contenta di aver emesso la mia prima fattura, sono rimasta fregata dopo aver parlato con la commercialista... proprio oggi. Non è stata una grossa perdita, però poteva andare meglio..... Evviva la commercialista...che donna!

lunedì 1 marzo 2010

PRIMO GIORNO DI LAVORO

Direi che come inizio..non c'è male! Mangiare e shopping! Che lavoro magnifico! :D
No, seriamente, ecco la mia prima giornata di lavoro:
sveglia alle 6 (per non fare tardi forse ho cannato da Dio...recitava una canzonme degli 883)...avevo messo la sveglia alle 7...ma si vede che il mio corpo era in fermento....
Faccio una bella colazione, mi preparo, studio il tragitto su google map ed esco di casa con un pensiero che mi ha decisamente rallegrato: in macchina mi terrà compagnia Radio 105! Mi mettono così di buon umore! Sono fantastici.
Arrivo a destinazione 10 minuti prima del dovuto....che ingegnere puntuale che sono!
La prima cosa che ho fato in cantiere è stata mangiare un croissant gentilmente offertomi da un operaio.... la seconda cosa è stata fare shopping!!! Dritti in negozio col geometra a comprare elemetto e scarpe antinfortunistiche! WOWOWOW Presto le foto del bel donnino da cantiere che sono! Per il momento ecco l'ingegner CAne in versione donna: l'ingegner Silvia!
Bè se è così che si lavora io ci metto la firma!
Vestita di tutto punto ero pronta per avventurarmi nella giungla del cantiere.... tra ponteggi, calce, terra, betoniere e gru ci stavo proprio bene sapete? Quasi quasi faccio l'operaio...:D Non potrei mai! Soffro di vertigini! I ponteggi li ho sfiorati...ho addirittura fatto qualche passettino sopra.... e domani mi portano sul tetto...che trauma!!
La giornata comunque è scivolata via tutto sommato bene e io... non lo so...sono ancora frastornata....ma il punto è che lavoro!!! E questo è già un traguardo!



domenica 28 febbraio 2010

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Me ne sto qua, davanti al pc, a fissare il letto...stasera mi coricherò presto. Ho bisogno di essere super riposata domani per il mio primo, vero, giorno di lavoro. Ehhhhh che dire... emozione? No... solo un po' di paura... paura di perdere quella tranquillità che finalmente avevo trovato in questi mesi. Paura di non trovare un attimo per sdraiarmi e prendere del tempo per me...paura di farmi travolgere dagli eventi senza fermarmi a pensare. Perchè questa sono io e sono sempre stata così, frenetica, impegnata e attivissima. Ma solo ultimamente, questi ultimi tre mesi, ho scoperto cos'è il riposo e il tempo... e davvero non pensavo di stare così bene. Tutto aveva il suo equilibrio: la sveglia all'ora che il mio corpo richiedeva, la colazione tranquilla, la mattinata trascorsa in compagnia dei miei interessi, il pomeriggio in giro a sbrigare qualcosa, la sera la musica e gli amici.... ahhhh mi mancherà questo stile di vita. Ma che dobbiamo fare? Si cresce.

Poi c'è la paura di entrare in una routine drammatica...di quelle che ti svegli una mattina e sei completamente svuotato....ahhhhh che paure!!! Non è un problema del lavoro di per se, quanto di quello che comporta lavorare. Eppure ho sempre lavorato! Ma assaggiare un pezzo di felicità e di tranquillità in questi 3 mesi mi ha fermato.

Mi metto il pigiama, metto la sveglia e ascolto una canzone. La scelta non è casuale. La sensazione inconfondibile, forse solo un po' diversa, più matura:

WEEK END A VENEZIA

Questo week end ho fatto giusto un salto nella città dell'acqua: Venezia! Magnifica! E' una delle mie MILLE città preferite! :D

In ogni caso non sono qui a raccontare di quant'è bella, di quanti monumenti ci sono etc... ma parlerò di una cosa che non capita tutti i giorni, e tanto meno a Venezia!: sto parlando dell'autoambulanza veneziana...anzi dovrei dire la BARCambulanza. Un esperienza indimenticabile.

Ecco qui le istruzioni per l'uso:

  • sentirsi male nella stanza dell'albergo
  • chiamare la reception e far chiamare l'ambulanza
  • aspettare
  • arrivo dei volontari della croce rossa veneziana
  • dopo i primi controlli ti prendono e ti mettono su una...come dire...barella...che è più una cariola (si chiama SEDIA AUSTRIACA..mannagg non ho rovato la foto su internet se no la mettevo...cmq è una portantina storica)
  • si sale sull'idroambulanza e...viaaaaaa verso l'ospedale!!!
  • arrivo all'ospedale inconsapevole del tragitto che hai fatto, senza cartina (dimenticata in albergo), circondati dall'acqua e...sono le 2 di notte:

OH CAZZO! E ORA COME TORNO INDIETRO?????

Ma questa è un'altra storia...ora voglio concentrarmi sul viaggio in ambulanza: è stato carino seppur nella drammaticità della situazione. I volontari che abbiamo incontrato sono simpatici, hanno scherzato tutto il tempo rendendo decisamente piacevole il tragitto. Poi abbiamo parlato di molte cose ed è stato istruttivo avere il punto di vista dei veneziani sui loro problemi. Primo fra tutti il Mose. Cosa che non sapevo: mentre il Mose era in costruzione sono intervenuti degli esperti olandesi che hanno proposto di non continuare a spendere soldi per quell'opera, ma spendere un terzo dell'investimento in 3 opere di contenimento che gli olandesi stessi hanno sperimentato e approvato da molto tempo, per un risultato decisamente sicuro ed economico. Ma noi, che siamo italiani, abbiamo continuato sulla nostra strada...fallimentare! Troppi interessi in gioco. Poi si è parlato degli ospedali (ovviamente): Venezia ne aveva moltissimi, perchè, essendo dotata di molte isole, si potevano creare centri di isolamento per le malattia contagiose. Attualmente ve ne è solo uno, che, per informazione, si trova tra Piazza San Marco e la stazione (più o meno eh!).


Comunque alla fine tutto si è risolto per il meglio e... se ve lo state chiedendo... no, non sono io ad essermi sentita male. :D





mercoledì 17 febbraio 2010

CRITICHE STONATE

Ieri sera ho deciso di fare proprio l'italiana, quella che segue le tradizioni. Allora ho accesso la TV , ho sintonizzato su RaiUno e..... oh mio dio! OMG!
Dopo solo 10 minuti mi sono accorta dell'errore che è stato commesso!! Quell'agghiacciante pagliacciata non era il festival di San Remo! Era un Caberet!
Dopo aver visto la sgargiantissima Clerici intimorita dal palco dell'Ariston (ma poi questo palco...che avrà mai di spaventoso...mah!), il lifting e le stonature di Toto Cutugno, lo spettacolino retrò di Arisa, un'impaurito e fuori luogo Antonio Cassano e dopo aver notato la somiglianza di Nino d'Angelo con un mio professore, ho deciso di chiudere la TV. Ore 22.20. e ho resistito anche troppo!
Vorrei però spezzare una lancia in favore di Nino d'Angelo: la sua canzone aveva una musica davvero niente male! E bravo Nino! Non me lo aspettavo!



Per fortuna durante la pubblicità ho scoperto che prossimamente andrà in onda un programma di Gigi d'Alessio... O_o ..... senza parole....

martedì 16 febbraio 2010

COSA C'E' NELL'ARIA?

Tutto tace intorno a me. Ma la mia mente no! E' un turbine di idee e movimenti, di sogni per il futuro incerto, ma luminoso! E' tempo di decisioni. In mezzo a questo mare di insicurezze che mi circonda, io ho bisogno di avere dei punti fermi. Parlo di cose che voglio realizzare, di luoghi dove andare a vivere e di fatti concreti. Finalmente inizia a muoversi qualcosa...qualcosa di bello...fa un po' paura...ma forse è più di tutto emozione!
Non voglio ancora dire o rivelare cosa c'è nell'aria, un po' per scaramanzia e un po' perchè non è necessario fare ordine nel caos che adesso c'è nella mia testa..ci voglio convivere con questo turbine di pazzie! Voglio ancora sentirmi elettrizzata!

venerdì 12 febbraio 2010

ESSERE INGEGNERI OGGI

Ieri sono diventata ing, ok ok...e mo? Si apre un nuovo capitolo della mia vita.
Mentre scopro che ne sarà di me (e mentre non ho un emerito niente da fare) mi apro un BLOG e tengo conto dei miei passettini, uno alla volta, uno dietro l'altro, finchè non mi guarderò e indietro e dirò: però sei cresciuta eh!